Chi vuole viaggiare in Paesi non Schengen deve chiedere alle rappresentanze diplomatiche in Italia di questi Paesi se, in base agli accordi con il proprio Paese d'origine, abbia bisogno di un visto. Anche in questo caso durante il viaggio deve comunque portare con sé il permesso di soggiorno (e l'eventuale ricevuta di rinnovo/conversione), che è indispensabile per rientrare in Italia.
Cittadini stranieri in attesa del rilascio del primo permesso di soggiorno
Chi ha fatto per la prima volta ingresso in Italia, in possesso di visto per lavoro subordinato, lavoro autonomo o ricongiungimento familiare, e ha presentato in tempo la richiesta di rilascio del permesso di soggiorno, può uscire dal territorio italiano verso il proprio Paese di origine e fare ritorno in Italia.
Alla frontiera deve presentare:
- passaporto;
- ricevuta postale con banda magnetica - di Poste Italiane S.p.a. – che dimostra la richiesta di primo rilascio del permesso di soggiorno, oppure il cedolino (con la foto e il motivo del permesso in richiesta) che viene rilasciato in caso di permessi cartacei.
Per l'uscita ed il rientro in Italia il cittadino straniero può utilizzare frontiere diverse, senza fare scali nell'area Schengen.
Chi è titolare di visto di ingresso per motivi di lunga durata (lavoro, ricongiungimento familiare...) rilasciato da uno stato europeo può circolare in tutti i Paesi dell'area Schengen fino a tre mesi (ogni semestre) anche se in attesa di permesso di soggiorno (Attenzione: solo durante il periodo di validità del visto).