Lavoro domestico

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Lavoro domestico

Chi è il lavoratore domestico

Sono considerati lavoratori domestici tutti coloro che prestano la propria attività lavorativa con continuità all’interno di una comunità di tipo familiare, agevolandone in qualche modo il funzionamento.

Esempi di lavoratori domestici nelle famiglie italiane sono: colf, tata, cuoco, cameriere, giardiniere, autista e assistenti familiari (cioè chi accudisce i malati, gli anziani e i disabili).

Come assumere il lavoratore domestico

Assumere un lavoratore domestico non comunitario

Se il lavoratore non comunitario è residente in Italia, il datore di lavoro deve trasmettere all’Inps con la procedura online, tutte le comunicazioni obbligatorie per assunzione, variazione e cessazione. 

Il lavoratore deve essere in possesso di un permesso di soggiorno valido per lo svolgimento di un’attività lavorativa; al momento del rinnovo del permesso di soggiorno, lo straniero dovrà esibire in Questura la copia della Comunicazione Obbligatoria di Assunzione.

Se il lavoratore non comunitario è residente all'estero, il datore di lavoro deve attendere la pubblicazione del Decreto Flussi e presentare la domanda di nulla osta al lavoro. 

Inoltre, come previsto nel contratto di soggiorno, il datore di lavoro dovrà:

  • impegnarsi al pagamento delle spese di viaggio per il rientro del lavoratore nel paese di provenienza;
  • impegnarsi a comunicare ogni variazione concernente il rapporto di lavoro;
  • assicurare la disponibilità di un alloggio adeguato e, al momento della convocazione presso lo Sportello Unico per la consegna del nulla osta, esibire la ricevuta della richiesta del certificato di idoneità d'alloggio rilasciato dal Comune o dall’ASL di competenza (il certificato va richiesto anche se lavoratore domestico alloggerà presso l'assistito).

Assumere un lavoratore domestico comunitario

L’assunzione di un cittadino comunitario o neocomunitario ha la stessa procedura prevista per l’assunzione di cittadini italiani. Al momento dell’assunzione, tuttavia, il cittadino comunitario dovrà già essere in possesso del codice fiscale. 

Sono equiparati ai cittadini dell’UE, i cittadini Svizzeri e i cittadini degli stati appartenenti allo Spazio Economico Europeo – SEE (Norvegia, Islanda, Liechtenstein). 

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Ultimo aggiornamento: lunedì 20 giugno 2016
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